Tempio di Antas....mito e leggenda sarda......








La valle di Antas fu abitata fin dal periodo nuragico, poi attirò l'interesse dei Cartaginesi (Punici) e successivamente dei romani per la ricchezza dei giacimenti di piombo e ferro. Il periodo di interesse va dal Bronzo finale (1200-900 a.C.) al terzo secolo d.C.. Qui si possono osservare le maestose rovine del Tempio Punico-Romano dedicato all'adorazione del Dio eponimo dei sardi SARDUS PATER BABAI...
TEMPIO PUNICO: il primo tempio dedicato al Sid Addir Babai, rappresentava la continuazione del culto nuragico del Dio Sid Addir. La sua costruzione si divide in due fasi: la prima risale al 500 a.C., successivamente (300 a.C.) avvennero una serie di trasformazioni in particolar modo riguardanti le decorazioni esterne.
TEMPIO ROMANO: il tempio fu scoperto nel 1836, il prospetto è tetrastilo e si presenta con quattro colonne frontali e due laterali. Le colonne, alte circa 8 metri, sono sormontate da capitelli in stile ionico. Tra i ritrovamenti più significativi nell'area del tempio ricordiamo: doni votivi come statue in bronzo, lance in ferro e circa 1000 monete.
Il tempio si trova verso il bivio della S.S. N.126 di Fluminimaggiore,(Ca)...


Nell'area archeologica intorno al tempio sono inoltre presenti:
  • Una piccola necropoli, nella zona antistante il tempio (scoperta nel 1984, oggi le tre tombe ritrovate non sono visibili).
  • I resti di un antico villaggio nuragico (1200 a.C-900 a.C.) usato anche in età tardo-romana.
  • Le Cave Romane, da cui si estraevano i massi calcarei usati per realizzare il tempio.
  • Un antico sentiero che collega l'area archeologica ad una grotta di interesse speleologico. Alcuni ritrovamenti nuragici dimostrano che nella grotta veniva praticato il culto dell'acqua.
Non meno importanti gli antichissimi affioramenti rocciosi che contribuiscono a rendere interessante il contesto naturalistico.

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